lunedì 24 marzo 2014

Il richiamo del cuculo - Robert Galbraith

E' notte fonda quando nel tranquillo quartiere londinese di Mayfair la nota top model Lula Landry precipita dal balcone del suo lussuoso attico.
Il caso viene subito archiviato dalla polizia come suicidio, ma il fratello della vittima è convinto che sia stata uccisa e decide di affidarsi a un investigatore privato. Cormoran Strike è un detective veterano della guerra in Afghanistan, è stato da poco scaricato dalla fidanzata e non ha più un tetto dove vivere. Quando gli viene affidato il caso di Lula Landry ci si butta a capofitto. Si ritroverà catapultato nel mondo scintillante e spietato che ha affascinato e travolto la vittima.

Dietro lo pseudonimo di Robert Galbraith si nasconde la celeberrima J.K. Rowling che dopo il successo mondiale di Harry Potter si è cimentata nel romanzo giallo. Per quanto abbia apprezzato la magia della sua saga, sono riuscita ad immergermi totalmente in questa sua nuova avventura.
Mi ha piacevolmente colpito la perfetta caratterizzazione psicologica dei personaggi, mai stereotipati, estremamente affascinanti nella loro fragilità. Cormoran è un uomo comune eppure speciale, complesso, pieno di problemi, di un'umanità disarmante. La guerra gli ha lasciato cicatrici dentro e fuori, la relazione con la sua fidanzata è andata a rotoli, la sua agenzia investigativa rischia di chiudere per inattività.
Sette milioni e mezzo di cuori stavano battendo l'uno vicino all'altro nella vecchia città sovraffollata, e probabilmente, dopotutto, molti di loro stavano molto peggio del suo.
Un giorno il destino mette sulla sua strada il fratello di Lula Landry, deciso a far luce sulla sua morte, e la giovane stagista Robin: "la segretaria interinale con il maggior spirito d'iniziativa, e la miglior punteggiatura, che avesse mai incontrato".
Un'occasione che porta nuovi stimoli nelle giornate di Cormoran, dopo tanto tempo torna a sentirsi vivo. Si ritrova ad indagare nell'ambiente sfavillante del jet set sentendosi come un "mammut lanoso che tentava di passare inosservato in mezzo a un branco di scimmiette". Tra una sfilata e un party scoprirà quanta ipocrisia, invidia e avidità vi si nascondano.


Curioso come i nomi dei protagonisti siano in qualche modo legati al mondo dei volatili: Cormoran che suona come cormorano (cormorant in inglese), Robin che in inglese significa pettirosso, "Cuckoo" che è il soprannome di Lula e dà il titolo al romanzo.
Nel finale viene lasciato intendere che potrebbe esserci un ritorno della squadra Cormoran-Robin per nuove avventure. Si vocifera che il sequel possa uscire a giugno.

La struttura rispetta i canoni classici del romanzo giallo, la narrazione ha un ritmo lento, da sorseggiare come una tazza di tè. Eppure non ci sono tempi morti e la suspense è mantenuta costante fino alle ultime battute. Ricorda le detective story di una volta, così lontane dai thriller al cardiopalma dei nostri giorni.
La Rowling non sbaglia un colpo, che parli di bacchette magiche e scope volanti o di omicidi ed indagini, sa come catturare il lettore. La sua penna lascia sempre un tratto di magia.

La magia di un giallo vecchio stile

Salani, 16.90€, 464 p.
Prima edizione originale: 2013

> Potrebbero piacerti anche: Il seggio vacante di J.K. Rowling, Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, Le avventure di Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle, I racconti di Edgar Allan Poe, La pietra di luna di Wilkie Collins.

sabato 1 marzo 2014

Inferno - Dan Brown

Una figura inquietante, detta l'Ombra, fugge da misteriosi inseguitori e si lancia dal campanile della Badia Fiorentina.
Alcuni giorni dopo, il professor Robert Langdon si sveglia in un ospedale di Firenze con una ferita alla testa, un'amnesia che gli impedisce di ricordare cosa sia accaduto nei giorni precedenti e preoccupanti visioni. Qualcuno ha tentato di ucciderlo. Quando il suo medico viene assassinato, Robert fugge dall'ospedale con la dottoressa Brooks. All'interno della sua giacca trova una capsula al titanio per materiale biologico: programmata per essere aperta da lui solo, contiene qualcosa di molto prezioso...

A Dan Brown va certamente riconosciuto il merito di avvicinare attraverso i suoi romanzi quel pubblico di lettori incostanti, altrimenti difficile da incuriosire.
Dopo aver messo in discussione la Chiesa Cattolica, la NASA e la Massoneria, dopo aver salvato dalla polvere dei testi scolastici Leonardo Da Vinci e Galileo Galilei, nel suo Inferno è la volta del Sommo Poeta e della Divina Commedia.
Le sue uscite in libreria sono sempre accompagnate da martellanti campagne promozionali, è quasi impossibile non lasciarsi incantare e cedere alla lettura.
Gli elementi della trama sono i soliti delle altre sue opere: una caccia al tesoro, un complotto internazionale, una misteriosa organizzazione segreta e la consueta avvenente assistente di turno al servizio del professore.
In questo romanzo la novità è rappresentata dai richiami alla genetica, alla Peste Nera e alle epidemie globali.
Le opere di Dan Brown sono però note per i rinvii all'epoca medievale e rinascimentale, all'arte e alla letteratura, che anche in Inferno non mancano. Questa volta non offrono a parer mio grandi spunti di riflessione, almeno per i lettori italiani. Mentre nel resto del mondo la spiegazione dei versi della Divina Commedia può affascinare i lettori per la novità che rappresenta, per un lettore italiano l'interpretazione dei versi più noti non aggiunge nulla di nuovo a ciò che ha studiato sui banchi di scuola. L'autore avrebbe potuto offrire spunti di riflessione più interessanti se si fosse discostato dai sentieri più battuti.


Il suo stile, seppur prolisso, è asciutto e privo di poesia. Le vicende di Inferno si sviluppano tra Firenze, Venezia ed Istanbul, tre città affascinanti, ricche di storia e cultura. Sebbene Dan Brown descriva i luoghi con ricchezza di particolari, ne racconti il passato e gli aneddoti, lo fa come una guida turistica, la sua narrazione manca di emotività.
Leggere un suo libro è come vederne già il film, anche se questo non è ancora uscito. Le località meravigliose che fanno da scenografia alle vicende, il ritmo incalzante degno di una pellicola d'azione, i capitoli brevi che raccontano in maniera immediata le scene.
E' un'esperienza di realtà aumentata, una sceneggiatura già pronta tra fughe rocambolesche, suspense e colpi di scena. Robert Langdon è un professore di simbologia avventuroso come Indiana Jones, ingegnoso come MacGyver, invincibile come Chuck Norris.

Una lettura leggera che intrattiene.

Mondadori, 17.00€, 522 p.
Prima edizione originale: 2013

> Se ti piacciono i thriller religiosi, ti consiglio anche La biblioteca dei morti e Il libro delle anime di Glenn Cooper, Vaticanum. Il manoscritto esoterico di José Rodrigues dos Santos e Il nome della rosa di Umberto Eco.